Che cos'è il diamante policristallino
Il Diamante Policristallino, riconosciuto con la sigla normalizzata PCD, è un diamante di materiale sintetico molto polivalente, prodotto in laboratorio. E’ formato da una massa di particelle sintetiche che si amalgamano, formando uno strato uniforme su una base di carburo di tungsteno, per mezzo di un elemento catalizzatore (cobalto) ad alte pressioni e temperature in un processo chiamato sinterizzazione.
L'invenzione e il processo di lavorazione
Il diamante policristallino è stato inventato nel 1953 da due ricercatori svedesi, disponibile dal 1974 in placchette. Durante il processo di sinterizzazione, l’elettroerosione, o lavorazione per scintillio, fa sì che il taglio e quindi l’asportazione del materiale sia ottenuto da una successione di scariche elettriche, separate le une dalle altre nel tempo. Le scariche sono prodotte da una sorgente di tensione in presenza di un fluido dielettrico. Il PCD si può tagliare, profilare e affilare, quindi, con la tecnica delle scariche erosive, perché sia lo strato di PCD che la base di metallo duro sono in grado di condurre elettricità. Si può semplicemente dire che l’energia elettrica viene trasformata in energia meccanico/termica e che questa porta alla fusione e al distacco delle molecole del diamante, quindi alla sua lavorazione.

Le sue caratteristiche
Il diamante policristallino risultante da questo processo ha una buonissima qualità di taglio e una grande resistenza all’usura. Il PCD si distingue per la sua enorme durezza, resistenza all’abrasione, robustezza, tenacità ed alta conduttività termica; il PCD così ottenuto si può lavorare solo con l’elettroerosione. Una delle caratteristiche importanti di questo materiale è l’ottima tenacità, che ne consente quindi l’utilizzo anche in situazioni poco stabili. La sua durezza lo rende poi un eccellente materiale da taglio, consentendo all’utensile in diamante di avere una durata di taglio maggiore.
Applicazioni del diamante policristallino
I principali campi di applicazione del diamante policristallino riguardano la lavorazione di materiali non ferrosi, come il legno, l’alluminio e le leghe di alluminio. Ma grazie alla sua precisione e resistenza all’usura, può essere utilizzato anche per altri materiali. Quindi il PCD può essere ideale per la lavorazione di:
- Alluminio e leghe;
- Truciolare;
- Fibra di carbonio;
- Fibra di vetro;
- Pavimenti laminati;
- Leghe di rame;
- Carburo di tungsteno;
- Grafite;
- MDF/HDF.
I vantaggi del PCD nella lavorazione del legno
Come già detto nei paragrafi precedenti, il diamante policristallino è un tipo di materiale molto resistente, quindi grazie alla sua durezza, conducibilità termica e molte altre proprietà, è utilizzato in varie tipologie di industrie, come quella del mobile. Le sue prestazioni di taglio negli utensili in PCD avranno sempre più un’ampia applicazione nell’industria della lavorazione del legno nel corso di questi anni. Negli ultimi anni poi, la popolarità degli utensili in diamante policristallino è cresciuta molto grazie alla precisione e durata che richiedono le moderne tecnologie. Questi utensili da taglio in PCD garantiscono una buona resistenza e una maggiore durata di taglio rispetto agli utensili in metallo duro, riducendo i costi di produzione e rendendo ottima la qualità.

Come riconoscere la qualità del diamante policristallino
La buona qualità del diamante policristallino si riconosce dal grado di conducibilità, ovvero la scarica elettrica che questo trasmette e dal colore della scintilla quando lo si affila.
E’ difficile riconoscere la qualità del diamante ad occhio nudo, questo è possibile solo facendo un controllo di scannerizzazione, ovvero scannerizzando un jumbo e guardando la composizione molecolare all’interno della polvere di diamante. Tanto più le molecole sono raggruppate insieme, tanto è migliore la qualità del diamante.
Per scoprire i nostri prodotti in diamante clicca qui!